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Faulkner ed Hemingway sono con tutta probabilità i più grandi scrittori americani del ventesimo secolo. A Ruggero Jacobbi, critico militante esiliato volontario in Brasile e da poco rientrato in Europa, la Fabbri affida a metà degli anni Sessanta l'incarico di comporre il loro ritratto artistico in due volumi che risulteranno brani successivi di una riflessione unitaria intorno ai movimenti e ai moventi profondi del fare letteratura. Divenuti col tempo introvabili, la Firenze University Press li riproduce oggi nella stessa veste di allora preceduti dall'introduzione di Nicola Turi. L'opera critica di Jacobbi si arricchisce così di un'altra voce bibliografica di nuovo 'reperibile', nel solco di una minuziosa operazione di recupero promossa da Anna Dolfi e favorita dalla disponibilità di Mara Jacobbi, moglie dell'autore. Il ritratto che ne affiora è ancora e sempre quello di un intellettuale dotato di incredibile versatilità, abituato a fissare in ogni pagina indimenticabili lezioni critiche.