Tab Article
Questo volumetto intende celebrare il gioioso incontro tra gli aforismi di Lillo Gullo e i disegni di Giuseppe Maraniello. L'invito è quello ad una lettura meditata: un tempo lento per decifrare e delibare labbreggiature - le magre parole dell'aforista - e soffi, le figure soffiate in un giorno di grazia dal pitto-vetraio. Per sua natura allergico all'evidenza e san Tommaso all'incontrario, l'aforista è disposto a credere solo a ciò che non può toccare. Di più: a chi, indagando su un fatto, si illude di "fare piena luce", è pronto a replicare con un opposto proposito - "fare buio pesto" - e a ricordare che non potrebbe esserci condizione migliore per chi aspiri a sfiorare la verità. Non a caso nel lessico degli antichi greci, specialisti del ramo, la verità era figlia delle tenebre.