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Sullo sfondo il ritorno a casa per una breve convalescenza, all'habitat montanino nel quale si è nati e cresciuti, fino all'arrivo della guerra. Tutto ciò che la sciagura bellica aveva reso lontano, improvvisamente entra nuovamente a far parte del vivere quotidiano. Il verde, il silenzio, l'armonia dei luoghi, la gente di montagna con i suoi semplici gesti e con gli sguardi sinceri e, soprattutto Martina, custode di questo paradisiaco giardino. Due mondi contrapposti, un'unica chiave di lettura: la montagna come dimensione di pace tra tutto ciò che la natura ha generato, come risposta al bisogno e alla necessità di ritorno a condizioni di vita umane affinché i "monti vicini non diventino mai lontani".