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Franco Ferrini è uno dei maggiori sceneggiatori italiani, avendo scritto più di cinquanta film, tra cui il capolavoro di Sergio Leone "C'era una volta in America". Ha collaborato con Alberto Lattuada, Dario Argento, Carlo Verdone, Mario Monicelli, ha conosciuto Alberto Sordi, Nino Manfredi, Francesco Nuti, Robert De Niro, Tim Burton, Anthony Quinn, Vanessa Redgrave, Lue Besson e parecchi altri di cui ci narra in questo suo libro. Non si tratta di un'autobiografia vera e propria perché non segue una narrazione lineare, anche se ogni riferimento a persone realmente vissute non è puramente casuale. Come in un film di Robert Altman, si intrecciano storie diverse, insieme a battute folgoranti, aneddoti gustosi e ritratti che tutti insieme potrebbero intitolarsi "Il cinema visto dal di dentro come nessuno mai lo aveva raccontato", o almeno non con la stessa ironica, corrosiva lucidità. Di capitolo in capitolo sfilano attori, attrici, produttori, scrittori, tecnici e perfino persone comuni come la "bambina dai capelli rossi", alla quale l'autore regala una splendida partecipazione straordinaria. Franco Ferrini non è un volto familiare al grande pubblico, avendo lavorato sempre dietro le quinte. Ma è ben più di un personaggio. È uno scrittore strepitoso. E questo è il suo film più bello, il più vero.