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Voyeur ed esibizionisti, sadici e masochisti, feticisti, erotomani, serial killer, donne manipolatrici e false ingenue, perfidi narcisisti e cattivissime compagnie. Il cinema ha popolato il suo mondo di perversi. Non basta dire che i depravati sulla scena rendono molto meglio degli innocenti per spiegare il fascino che esercitano. L'archeologo del futuro che avrà solo i nostri film come documento sarà spaventato dalla degenerazione dei nostri costumi... Ma tutto ciò è un riflesso della realtà o un effetto della perversione propria del cinema, dove si mescolano il voyeurismo dello spettatore, l'esibizionismo degli attori, i vizi nascosti dei registi? Oppure il vero perverso è chi, come l'autore di questo libro, si sente in grado di rispondere a tale domanda?