Tab Article
Il racconto di questo libro copre il periodo dal 1976 al 1987 in cui Domenico Rosati è stato presidente nazionale delle ACLI, l'organizzazione che rappresenta una struttura di impronta cristiana nel mondo del lavoro e della società con caratteristiche di riconosciuta autonomia dalla gerarchia ecclesiale. Il libro può essere letto in due modi: come la descrizione della vita di un microcosmo nel quale si riproducono le tensioni della coscienza cristiana, autorità e libertà, clericalismo e laicità, nella ricerca della giustizia in un contesto democratico e pluralistico; oppure come una ripresa "in soggettiva" di fatti, persone, intrecci e tragedie (dal terrorismo al riarmo nucleare, dal nuovo rapporto con il PCI al ritorno dell'anticomunismo).