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C'è, da anni, una grande opportunità che non viene né capita né utilizzata come si dovrebbe e che consiste nel valorizzare la favorevole posizione geografica del Friuli Venezia Giulia - tra il Mediterraneo e le regioni più produttive dell'area germanica - dal punto di vista dei commerci marittimi e terrestri. Cogliere tale opportunità, certificata in primo luogo dall'Unione Europea (con la recente approvazione, da parte del Parlamento europeo, del Corridoio Adriatico-Baltico) e da grandi organizzazioni internazionali, potrebbe rilanciare profondamente un'economia regionale in forte declino. Questo libro indaga puntualmente l'unica strada ancora percorribile per raggiungere l'obiettivo fino a ora mancato: mettere a sistema, in pochi anni e senza grandi investimenti, tutte le strutture e infrastrutture regionali già esistenti (ma che oggi sono mal o sotto-utilizzate) in un unico 'porto-regione'. Perché, allora, l'"ultima chiamata"? Perché questa stessa idea ce l'hanno anche altre realtà - oggi in Slovenia e domani, forse, in Croazia - e se il Friuli Venezia Giulia non si muove subito non ci sarà più spazio per un altro 'porto-regione' nell'Alto Adriatico con tutto ciò che ne può conseguire in termini di inevitabile ulteriore declino, non solo della nostra economia ma anche di quella dell'Italia adriatica.