Tab Article
Una storia indimenticabile eppure dimenticata: Pietro Savorgnan di Brazzà, friulano di stirpe, romano d'adozione, francese per cittadinanza, segnò la seconda metà dell'Ottocento europeo con le sue imprese da esploratore coraggioso capace di inoltrarsi nel cuore del Congo non con la violenza, ma con il rispetto, non con il sangue bensì con generosa umanità. La sua storia straordinaria, fatta di atti di coraggio e di intricati complotti che ne segnarono la fine e probabilmente la morte è raccontata in un testo teatrale che spazia dalla sua infanzia agli anni della maturità, che si sposta dal Friuli all'Africa fino a Parigi non in soluzione cronologica, ma per suggestioni, ricordi, analogie tanto impreviste quanto sorprendenti. Una storia ad ampio respiro che utilizza il friulano come lingua principale, ma che lo infarcisce di italiano, francese, batekè, in una progressione drammaturgica irresistibile e dalla coralità davvero affascinante.