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La fotografia può essere un utile strumento per favorire una riflessione e per conservare una memoria che rischia di essere inghiottita nel vortice della globalizzazione e azzerata dalle ruspe che abbattono le cattedrali del lavoro per trasformarle in anonimi templi del consumo. 'Luoghi della memoria' è un viaggio lungo vent'anni, iniziato dai soci del Circolo fotografico 'L'Obiettivo' di Pordenone, fra gli spazi e le architetture ottocenteschi e primo novecenteschi dei cotonifici del pordenonese, ancora popolati di oggetti che ne testimoniavano la loro funzione, proseguito da professionisti affermati come Giuliano Borghesan e Cesare Genuzio e concluso dai fotografi emergenti Alberto Cadin, Marco Citron e Max Rommel, che si sono concentrati sugli elementi che connotano un degrado ormai irreversibile e sui segni della presenza ormai lontana del lavoro e dei suoi protagonisti nelle fabbriche tessili del pordenonese.