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La biografia dell'artista Amedeo Modigliani riposa sulla ricerca meticolosa e caparbia che la figlia Jeanne ha svolto dal 1939 al 1984, anno della sua morte. Questo lungo e minuzioso lavoro ha restituito una nuova immagine della vita e della dimensione creativa del grande artista livornese. Altre biografie romanzate e poco veritiere erano state pubblicate nell'immediato dopoguerra, e tutte avevano dato credito alle falsificazioni "involontarie" dello storico d'arte André Salmon (soprattutto in "La vie passionnée de Modigliani"), che suscitarono non pochi malintesi e crearono una leggenda distorta. Jeanne volle scoprire la verità sulla vita del padre, e iniziò a farlo con "Modigliani senza leggenda", pubblicato da Vallecchi a Firenze nel 1958, rivisto e tradotto da lei stessa in francese nel 1961, ripreso nel 1984 per il centenario della nascita del padre con il nuovo titolo "Modigliani racconta Modigliani", pubblicato dalle Edizioni Graphis Arte di Livorno. La critica letteraria ufficiale e accademica parve non gradire il lavoro di Jeanne: il suo impegno storiografico e la sua analisi estetica vennero considerati una prova troppo teorica e letteraria.