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«Férmati, Seneca! Voglio giocare con te». Cosa propone l'imperatore al filosofo? Un gioco di ruoli in un notturno teatrale. Nerone e i suoi dèmoni. Gli aspetti inesorabilmente conflittuali del rapporto padre-figlio, indagato fra vero e verosimile. Fino alla soglia dove la colpa cede il passo alla pietà. «Giganteggia Nerone, esplorato nelle sue torsioni interne che oggi riconosciamo come aberrazioni pre-naziste, ma anche nei suoi tormenti umani che non mancano mai in un sommo criminale, soprattutto se rivisitato dalla letteratura e dal teatro. Ma non gli mancano neanche coloriture vagamente petroliniane, che ne fanno un grande e variegato personaggio da palcoscenico». (dalla Prefazione di Roberto Herlitzka)