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Il presente volume affronta una delle questioni-chiave della filosofia moderna: come funziona la mente e come si rapporta alla realtà, come la percepisce e conosce, ma anche come la distorce e la mistifica. La psiche umana, sostiene l'autore, difende la propria omeostasi alterando la realtà e sostituendovene un'altra che le si conformi, una realtà, cioè, che le risulti più tranquillizzante e più gratificante di quella effettiva. Si tratta, prosegue l'autore, dell'eterno conflitto tra il produrre conoscenza e il produrre credenza, tra l'approccio umile alla natura per carpirne i segreti e la violenza metafisica che crea ad hoc e impone ideologie. Con questo libro, Tamagnone conclude la propria indagine ontologicognoseologica, iniziata con "Dal nulla al divenire della pluralità" (2009), e poi proseguita con "Dio non esiste" (2010) e con "Vita morte evoluzione" (2011).