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Il libro propone cinque irriverenti "medaglioni" dedicati ad altrettanti personaggi "inquietanti", dislocati in varie epoche, dai tempi di Gesù (Giuda e Maddalena) al Rinascimento (Beatrice Cenci, innocente ultrice o spietata assassina?), ai secoli a noi più prossimi (Manzoni, del quale qui si propongono le patologie e le più sapide parodie), e Jeanne Duval (l'amante di Baudelaire, associata ad altre esotiche femmine orientali). Grazie a nuove testimonianze e nuove ricerche, è stato possibile rinegoziare valori e significati che si pensavano acquisiti, così da rivedere le sentenze di condanna definite nei secoli. Personaggi inquietanti, quelli qui evocati, anche perché referenti esistenziali della modernità: in essi si sono specchiati e riconosciuti autori di ogni paese, spesso sottoponendo le identità originali a riletture stereotipate e fuorvianti. Un libro "contro", che ha il pregio di far riflettere su molti luoghi comuni ancora oggi imperanti.