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Già dalla prefazione di Alberto Abruzzese, noto sociologo e docente di Scienze della Comunicazione, "A tutta tv!" si rivela estremamente contemporaneo, legato com'è agli sviluppi del rapporto tra medium tv e utente nella programmazione televisiva. Avvicinamento favorito dall'innovazione tecnologica e soprattutto dalla contaminazione tra internet e tv. La televisione permette oggi l'utilizzo di servizi strettamente legati al computer: ecco allora che, con il telecomando, possiamo navigare sul web, visitare social network e controllare la posta elettronica. Viceversa, con i nostri pc, smartphone (e perfino con le più che mai diffuse console per videogiochi) possiamo guardare programmi e serie tv. Questi processi di diffusione di contenuti tv anytime anywhere (sempre e ovunque) hanno anche modificato il comportamento del pubblico, ora particolarmente attivo nel cosiddetto "palinsesto fai da te". Nasce, in seguito, la riflessione sui servizi che la televisione offrirà domani: tale formulazione non vuole rivelarsi meramente teorica, bensì concreta e utile per coloro che vorranno scoprire le sempre nuove potenzialità di questo, anacronisticamente parlando, "elettrodomestico".