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Nell'immaginario collettivo di molte culture occidentali risalenti al periodo medievale il drago è un essere simile ad un serpente alato che sputa fuoco ed è simbolo di lotta, violenza, malvagità, distruzione. Nelle popolazioni orientali il drago non è concepito come spaventoso e aggressivo ma è considerato come una figura simbolica soprannaturale, che porta con sé tutte le caratteristiche positive degli uomini come l'intelligenza, la bontà, la forza, la longevità, la saggezza. Così questa creatura si è tramandata nel tempo divenendo un'icona costante delle decorazioni artistiche, delle feste popolari e dell'abbigliamento imperiale. Ancora oggi il Drago viene considerato come una creatura divina, immortale; associato con l'acqua è portatore di pioggia, di fertilità e pertanto di benessere e di fortuna. Il libro accompagna il lettore tra i popoli e i luoghi più diversi del Sud-est asiatico dove questa immagine fantastica si è particolarmente caratterizzata nel corso dei millenni.