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Presentiamo qui due racconti di Francis Scott Fitzgerald raccolti in "Tales of the Jazz Age" (1922). La storia di "The Jelly-bean" (1920) si svolge a Tarleton, sonnacchiosa cittadina di fantasia della Georgia, in bilico tra la stanca fedeltà alle tradizioni del Sud e le incalzanti trasformazioni della nuova America dei Roaring Twenties, vivace, dinamica, spensierata. Qui Jim Powell, detto Jelly-bean, un perdigiorno locale di buona ma decaduta famiglia, simpatizza con l'affascinante Nancy Lamar, che sogna una vita lussuosa e raffinata in Inghilterra. Tra i fumi dell'alcol e la foga del gioco d'azzardo sembra nascere un flirt tra i due, ma il "mollaccione" va incontro a uno scacco definitivo. "The Curious Case of Benjamin Button" (1921) è la storia surreale di un neonato che nasce settuagenario, non solo nelle sembianze e negli acciacchi, ma anche nelle attitudini e nei passatempi. Benjamin Button, con il suo percorso vitale alla rovescia, incarna un tema caro a Fitzgerald: la dicotomia tra le promesse della giovinezza e le delusioni dell'età matura, ossia il tema dell'illusione e della fragilità dell'American Dream, di cui gli scrittori della Lost Generation avvertivano gli scricchiolii ancor prima della Grande Depressione.