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"L'alpino sulla riva del mare è la storia di un'anima. Un'anima che, via via, si incarna in numerosi sguardi, per lo più melanconici anche quando sono felici, appartenenti ad un universo familiare, declinato dall'autrice, in prevalenza, al femminile plurale. Sguardi che diventano una polifonia di voci e abitano ampi spazi: soprattutto il mare -, simbolo dell'originario indistinto, destino di perdita e di fine -, ma anche il deserto, dove i personaggi della Zanetto ricercano se stessi e ricordano il passato..." (Alessandro Pontremoli).