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Nei primi anni del Novecento la fisarmonica muove i suoi primi passi sul palcoscenico della grande musica europea. Alcuni giovani compositori, incuriositi dalla presenza di quel piccolo scrigno sonoro, tentano di ampliarne il respiro e di comprenderne la voce. Ma l'Europa di quei primi lustri era attraversata da gelidi venti e da nubi oscure. In questo clima, la fisarmonica trova riparo in alcune composizioni di Alban Berg, Umberto Giordano, Dmitrij Sostakovic, Sergej Prokof'ev, Paul Hindemith, e più tardi di molti altri. I primi detrattori iniziano a farsi sentire... e da questa posizione lo strumento osserva gli avvenimenti storici, politici, sociali e culturali che gli accadono attorno e che in questo libro vengono narrati. Paolo Conte ha espressamente realizzato per questo volume tre disegni a penna su carta.