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Guillaume de Machaut, figura di poeta e musicista fervidamente visionario, dall'eccezionale forza di irradiazione, analizzò e descrisse in maniera mirabile, entro la complessa cornice di idee e costumi della sua epoca e dell'ambiente d'elite in cui visse, la fenomenologia dell'amore, tra le insidie del Desiderio, le alterne vicende della Fortuna, le dolci consolazioni della Speranza. Con audace consapevolezza Machaut rivendicò a sé in quanto 'clerc' - religioso e uomo di cultura estraneo all'esercizio del potere e delle armi - una piena dignità e autonomia a fronte della casta nobiliare e cavalleresca, attribuì alla sua poesia un potere analitico e cognitivo che fece di lui un interlocutore e un consolatore di principi e re, e alla sua musica un'illimitata capacità di entrare in relazione con l'intera gamma delle emozioni, da quelle gioiose a quelle più drammaticamente dolorose, e di farsene interprete e veicolo. Il libro si propone di fornire dei punti di riferimento utili alla contestualizzazione di Machaut e del suo iter creativo, sia per chi desideri intraprenderne lo studio ed essere informato sullo stato e le tendenze della ricerca, sia per chi voglia godere con consapevolezza di un'opera musicale e poetica che ci parla dalla distanza di più di sei secoli, e che per essere compresa esige d'essere percepita nella sua propria lingua, in sintonia col contesto di cultura che la produsse.