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La tragica scomparsa della sorella spinge Ugo, un uomo ormai maturo, a ripercorrere, sul filo della memoria, la propria esistenza. Il flusso di ricordi, allora, si fa copioso e insieme a una vita difficile e travagliata emerge l'immagine della Napoli degli anni '50-'60, nella quale il benessere è appannaggio esclusivo di una ristretta élite. Ugo proviene da una famiglia modesta, in cui i genitori faticano a soddisfare, a volte, anche i bisogni più urgenti. Le difficoltà aumentano, il bambino diventa un ragazzo e scopre l'amore, però non prova la dolcezza propria del primo innamoramento, ma il dolore del rifiuto. Il giovane uomo, tuttavia, si accorge di un'altra forma di bellezza: l'arte. Anche se la sua situazione economica non gli consente una formazione accademica, la passione, invece, può dove i mezzi non arrivano e Ugo trova nella pittura un'amante fedele. Ma ogni essere, si sa, è alla ricerca della propria parte mancante, di qualcuno che completi, con la sua, la propria anima. Solo quando queste due parti sono insieme, l'inquietudine cede il passo all'armonia.