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«Chiunque sia stato travolto, almeno per una volta, dal vortice della passione amorosa, ne conosce bene i paradossi e le contraddizioni». Sin dall'incipit Alfredo Grado chiarisce la natura contraddittoria del più profondo dei sentimenti: l'amore. Non è possibile, però, fissare la passione amorosa in un'unica e definitiva tipologia, poiché essa si declina in forme sempre diverse, fino a valicare -in alcuni casi- l'ambito del fisiologico, oltre il quale tale passione perde il significato originario di «volere il bene dell'altro, sia nella reciprocità possibile che nel momento della impossibilità della reciprocità del desiderio» e si trasforma nel suo opposto di sempre: l'odio da cui si può generare la violenza. Un saggio sulla più autentica e discussa delle passioni umane, quasi moderno "adattamento" del più classico De Amore di Andrea Cappellano. Come il suo più illustre predecessore, l'autore espone l'intera casistica delle forme e le cause della fenomenologia amorosa. L'indagine sulle passioni amorose, però, non si limita esclusivamente all'analisi della passione reale, ma si spinge a esplorare un ambito tanto moderno quanto poco investigato: la "passione virtuale", la più moderna tra le passioni amorose, tipica di una società globalizzata e post-internet.