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A Tirana, aspettando la fine della guerra, di cui già si vocifera, Mario scrive dei suoi progetti ai genitori e alla fidanzata Caterina. Il futuro per lui è tutto nell'Albergana, fondo di Monte Sole, sull'appennino bolognese, dove tre generazioni della sua famiglia, contadina e montanara, si raccolgono in armonia sotto lo stesso tetto. Steso nella sua branda Mario ricorda: il duro lavoro e le corse in bici fino a Bologna e ritorno. La madre e i fratelli, Cleto e Alberto, che lo hanno protetto e viziato in quanto figlio più piccolo. La neve alta d'inverno e la sveglia a notte fonda per governare gli animali. E ancora: il capodanno festeggiato nei grandi casolari e l'amico più caro, Dino della Famaticcia, fratello di Caterina. Ed è soprattutto al ricordo di Caterina che Mario dovrà aggrapparsi al suo rientro in patria, lontanissimo dall'immaginare la tragedia che lo aspetta: la devastazione del suo piccolo paese ad opera delle SS e la morte di quasi tutti i suoi componenti.