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Ritrovandosi nella città che ama profondamente, in un "calderone di traffico casino scooter caschi puzze e signorine Jessike del pianeta Benzene", il protagonista non si rassegna ad accettare di vivere infestato dai fetori asfissianti dei tubi di scappamento. Con un linguaggio tagliente e ironico, si trasforma in una sorta di giustiziere della notte, vendicatore di una città "stuprata dal benzene" e dall'indifferenza dei suoi abitanti, governata dalle leggi del consumo.
