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Il vicolo Calusca, a Milano, era nientemeno che un grande bordello a cielo aperto, situato alla fine del corso Ticinese 106. Dagli ultimi anni dell'800 agli inizi degli anni 50 luogo di depravazione; dal percorso stretto e sinuoso finiva per confluire con l'attigua via Scaldasole anch'essa poco raccomandabile. Infatti Calusca è la versione dialettale di "casa losca". Un tragico fatto di cronaca nera che oggi nessuno ricorda più viene qui riproposto. Un delitto efferato con dei risvolti quasi esoterici e misteriosi che ha appassionato e atterrito i milanesi in quell'anno 1946.