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Gabrio Casati: uno tra i più discussi protagonisti del Risorgimento italiano. La sua vita ne attraversò tutto l'arco temporale, dalla dominazione francese a quella austriaca, sino all'Unità e alla presa di Roma. Cognato di Federico Confalonieri, visse in prima persona la drammatica esperienza dei moti del 1820-21 che crearono la leggenda dello "Spielberg"; fu podestà di Milano e nel 1848, capo del governo provvisorio. In esilio a Torino, fu parlamentare, presidente del Consiglio, ministro dell'istruzione pubblica e presidente del Senato del Regno. E tuttavia il suo cursus honorum e la sua carriera politica sono apparsi da sempre inseriti in uno scenario più ampio e hanno finito con l'assumere un significato paradigmatico della condotta della classe dirigente liberale e moderata, dello scontro con i "democratici" e della soluzione che era stata data ai numerosi nodi dell'Ottocento italiano. La sua figura, così come la sua esperienza umana e politica, suscitarono le più accese controversie, i più divergenti e contrastanti giudizi, sino a riflettere significativamente la lotta politica che contrassegnò il Risorgimento. Il volume ne ripercorre la vita e le vicende, illustrando il quadro politico e sociale in cui maturarono alcune delle svolte determinanti per gli esiti del processo di unificazione nazionale, ma anche le grandi scelte del ceto dirigente, non solo lombardo, dagli albori della restaurazione sino alla conquista di Roma.