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Nel panorama del monachesimo benedettino italiano la congregazione vallombrosana, nata a una trentina di chilometri da Firenze all'inizio dell'XI secolo e presto diffusa in tutta la Toscana, ha costituito una delle più vivaci e interessanti esperienze di riforma ecclesiastica. L'attenzione degli storici, finora, si è concentrata prevalentemente sulle origini di questo movimento. Il presente volume, al contrario, tramite il duplice approccio alla storia della Casa madre e a quella dell'intero Ordine religioso, cerca di far luce anche sulle sue trasformazioni fino alla prima età moderna, con particolare attenzione al pieno e al tardo medioevo. Le tematiche prese in esame riprendono alcune fra quelle proposte dalla più recente storiografia italiana e internazionale, come la definizione istituzionale della congregazione, la gestione dei patrimoni pertinenti ai singoli chiostri, la tradizione degli studi, la documentazione archivistica, gli organi di controllo della disciplina comunitaria. In questo senso il libro intende illustrare quale sia stata la tradizione monastica vallombrosana nel periodo successivo ai convulsi decenni della sua prima comparsa, durante la lunga stagione che vide l'affermazione del nuovo ordine religioso e il definirsi dei suoi rapporti, talora anche conflittuali, sia con la Chiesa che con i poteri laici.