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Quattro figure di intellettuali e politici sono al centro del dibattito che nasce in seno al primo socialismo e al marxismo italiani: Mazzini, Marx, Engels - interlocutori lontani e stranieri, ma presenti e sovente non compresi - e soprattutto Labriola, insigne pensatore della nuova Italia e interprete del socialismo e del marxismo internazionali. Un percorso ideale congiunge gli esiti di confronti che contribuirono alla modernizzazione del Paese e a porre le organizzazioni e le idee della sinistra in rapporti fecondi con i più avanzati movimenti europei. Il mondo socialista e Labriola rispecchiarono una realtà ancorata ai limiti del processo di unificazione, all'arretratezza, al dualismo Nord-Sud, a una cultura dominata dai ritardi sabaudo-borbonici: ebbero meriti, fecero sforzi per adeguarsi alle nazioni più evolute, raccolsero successi, compirono errori e pagarono prezzi elevati, pur perseverando nella ricerca dell'innovazione e del riscatto.