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Il notaio fiorentino Andrea Sapiti, trasferitosi in Francia all'inizio del Trecento, per circa trent'anni - dal 1308 al 1338 - fu il procuratore dei re d'Inghilterra Eduardo II e Eduardo III presso la curia papale avignonese. Oltre ai due sovrani, rappresentò e curò gli interessi anche di numerosi esponenti della nobiltà e dell'alto clero inglese. Il registro che tenne di questa sua attività costituisce pertanto una fonte unica nel suo genere, preziosa per lo studio delle relazioni tra la corona inglese e la curia papale negli anni che precedettero lo scoppio della guerra dei Cent'Anni. Dall'analisi del registro di Andrea Sapiti, inoltre, emergono particolari inediti - e che aprono nuove prospettive di ricerca - sulla pratica di inviare petizioni presso la cancelleria apostolica e sull'attività dell'amministrazione curiale nei primi decenni del XIV secolo.