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Aminah, Lidia, Edrina. Said, Brahim, Hicam. Sono i nomi di donne e uomini che arrivano in Italia con la speranza di un futuro migliore e la promessa di un lavoro, ma si ritrovano prigionieri di una criminalità senza scrupoli, risucchiate nella filiera dello sfruttamento sessuale, o costretti a un lavoro forzato per una paga da fame. Sono questi i nomi dei nuovi schiavi. In questo libro si raccontano le loro storie. Le storie di chi ce l'ha fatta a spezzare le catene, a uscire da una trappola per tanti mortale, ad abbattere il muro di omertà che circonda le associazioni criminali. Racconti che testimoniano come lo sforzo individuale, il lavoro sociale, l'intervento pubblico e la responsabilità civile possono cambiare, una volta tanto in positivo, le vite delle persone: la dimostrazione che, anche in questo caso, si può fare.