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Nel gennaio del 1965 Thomas Bernhard, appena trentaquattrenne, conclude un contratto di vendita con l'agente immobiliare Karl Ignaz Hennetmair. Da quel momento Hennetmair diventa il segnavia di Bernhard, in tutti i sensi: gli indica la strada e al tempo stesso, efficace e deciso, depista ammiratori e visitatori molesti; ogniqualvolta da parte di critici, giornalisti, editori o signore della buona società c'è il tentativo di assalire le "rocche" dell'autore, lui è lì, sul posto: caccia gli intrusi, li indirizza su una falsa pista, e se è necessario nasconde lo scrittore in casa propria, eseguendo con fermezza l'incarico inespresso di proteggere Bernhard e il suo lavoro da un fastidioso mondo esterno. Insieme guardaportone e custode delle chiavi, sorveglia e amministra anche i possessi materiali e intellettuali di Bernhard; si occupa del televisore rotto come dei suoi tormenti interiori, offrendogli al contempo chiacchierate in famiglia condite di scherzi grevi e leggeri. Hennetmair si rivela un outsider straordinario: sa usare la parola e mette la propria obiettività al servizio dell'amicizia. Sebbene la letteratura sia piena di quella diaristica compilata con rigorosa disciplina e patetica sottomissione dalle vittime predestinate di scrittori famosi, questo non è il caso di Hennetmair, che non soffre di un tale complesso di inferiorità.