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Finché non hanno guadagnato le prime pagine dei giornali, la parola "pirati" evocava solo l'immagine romantica dei filibustieri che secoli fa conducevano una vita avventurosa nei Caraibi e richiamava alla mente personaggi come John Long Silver e libri come L'isola del tesoro. Storie recenti come quelle raccolte in questo libro ci dicono che i pirati di oggi sono ben più pericolosi dei loro predecessori. Alcuni sono poco più che ladruncoli, altri sono delinquenti brutali, ma molti sono membri di bande ben organizzate con struttura assai simile a quella delle multinazionali: hanno centinaia di "impiegati" e contatti d'affari attivi in diversi paesi. Navigano su motobarche ad alta velocità, imbracciano mitra e lanciarazzi e, per coordinare i loro attacchi, si servono di internet, fax, telefoni cellulari e navigatori satellitari. Chi sono le vittime? Tutti! Cargo costieri, container, imbarcazioni mercantili, navi di aiuti umanitari, barche da pesca, traghetti di linea, yacht privati e lussuose linee di crociera.