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C'è una strana febbre che domina il Palazzo e si chiama carriera. In un viavai di scale che salgono e talvolta scendono, per i meno fortunati o i meno accorti. Accordi, parentele, simpatie e molte, davvero tante, antipatie. Il Palazzo è abitato da loschi figuri, avventurieri e saltimbanchi, che operosi e privi di vergogna cercano di insidiare il lavoro delle poche persone preparate e dedite allo Stato. Il Palazzo è la Farnesina, dove c'è la Carriera politica e la Carriera diplomatica. I più prendono la strada della seconda, ma solo per arrivare più comodamente alla prima. Storia di come si costruisce l'immagine di un Paese, l'Italia, all'estero come in Patria. A parlarne è un ambasciatore in pensione. Uno degli ultimi diplomatici di formazione e professione, perché la diplomazia è un'arte che va scomparendo: oggi preferiscono tutti le grandi capitali europee, i salotti buoni e le comodità. Storia di quando la diplomazia era un mestiere complesso, avventuroso e antropologico, innanzitutto.