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"Per capire il senso profondo della bellezza di Venezia bisogna guardare dietro le quinte, e dimenticare la città splendente di marmi, di luci, di colori. Occorre, si vorrebbe quasi dire, saper cogliere la stanchezza che esala dalla laguna, le umide calure che la soffocano in certi giorni estivi, e anche, saliti sul campanile di San Marco, spaziare verso i lidi e poi verso il mare e, dalla parte opposta, verso la pianura e le montagne non lontane. Allora, allora soltanto si comincia a entrare nella dimensione geografica e temporale della laguna, a viverne il tempo e lo spazio..." (Eugenio Turri)