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Affascinata dal mito della musica e dal canto, Egle ha tenacemente lottato per non venirne separata. È stata una dura guerriglia, non soltanto interiore. È andata infatti alla ricerca del senso dell'esistenza fra innumerevoli scoramenti e rivalse. A volte il suo spirito è diventato più libero mentre il suo corpo sfiorava l'annientamento. Era quello l'itinerario tracciatole dal destino. A fine "racconto", svettanti, limpide, emergono alcune doti: l'umiltà, la tenacia, la sincerità. "La musica sopra ogni altra cosa" è stato ed è tuttora il motto di Egle Valbonesi. Per lei la musica è stata la sostanza principale di ogni sua armonia, il contenitore e nello stesso tempo il contenuto dell'arte, mentre il canto è stato l'assunto, quasi filosofico, che le ha fatto ricercare la verità.
