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"I Loi di 'Amur del temp' (dapprima edito nel 1999) si interroga sull'amore, che non è un sentimento esclusivo, ma una sorta di movimento delle cose, di tensione unitari di tutto l'essere. Loi lettore di Dante ha tante volte citato il celebre passo di Purgatorio ZZIV in cui il poeta-personaggio descrive la nuova poesia «E io a lui: 'I' mi son un che, quando/ Amor mi spira, noto, e a quel modo( ch'e' ditta dentro vo significando». Destoricizzando l'affermazione dantesca (riferita alla vicenda dello Stilnovo), Loi la trasforma in una sorta di viatico verso un'esperienza conoscitiva ispirata all'amore («Inscì, nel vurèss ben, forsi, el cunuss», «Così, nel volersi bene, forse, il conoscere» si dice in un testo di 'Bach', 1986), appunto considerato come un lievitare interiore e un mettersi in ascolto, seguendo il dettato dell'ispirazione." (dall'introduzione di Daniele Piccini)