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In questo volume viene proposto un percorso alle origini della psicologia della testimonianza, a partire dai primi studi sulla menzogna, sulla sua espressione e misura, che furono effettuati nel periodo denominato "psicologia classica" (1860-1920) e che hanno portato allo sviluppo della macchina della verità o lie detector. Tali studi possono essere ricondotti al contesto più generale delle ricerche sul problema della misurazione del mentale, a cui la cultura classica mitteleuropea diede un apporto decisivo. In particolare, nell'ambito dei primi studi sulla menzogna, risulta centrale il contributo dato dallo psicologo triestino Vittorio Benussi (1878-1927), docente prima all'Università di Graz, dove fu allievo di Alexius Meinong ed esponente di rilievo della scuola da lui fondata, quindi all'Università di Padova.