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Il volume ripercorre le vicende spettacolari che portano nel 1661 a un tornante cruciale della storia della danza occidentale: la fondazione di quel sistema di regole che costituisce il codice della danza classico-accademica. Usando chiavi interpretative aggiornate che vanno dalla semiotica agli studi di genere, da Foucault a Umberto Eco, Mark Franko traccia il profilo estetico e ideologico del balletto di corte francese tra il 1573 e il 1670. Dagli spettacoli di danza geometrica, in cui i personaggi limitano la loro funzione a delineare a terra dei pattern che enunciano l'omaggio al re, al balletto burlesco, in cui i nobili, volendo opporsi al sovrano, si mettono in scena come corpi deformi ed erotici, alle commedie-ballo di Molière, I seccatori e Il borghese gentiluomo.