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Questo volume approfondisce le vicende storiche legate alla Grande Guerra nel territorio reggino e nel "Fronte Marittimo Meridionale d'Italia", con l'ausilio di fonti archivistiche inedite, civili e militari. Passando attraverso una disamina generale della congiuntura internazionale e degli aspetti legati all'impegno bellico nel bacino del Mediterraneo, si delinea il progressivo coinvolgimento del territorio reggino nel fronte marittimo meridionale e nello scacchiere mediterraneo dello Stretto di Messina, con l'apporto di fonti inedite provenienti anche dall'Ufficio Storico della Marina Militare. Viene inoltre approfondito l'episodio dell'affondamento della nave traghetto Scilla e la tragica fine del transatlantico Verona, partito da Genova con circa tremila soldati a bordo dichiarati disertori dopo la sconfitta di Caporetto e inviati in Cirenaica e Tripolitania. Quest'ultimo, l'11 maggio 1918, venne silurato nelle acque di Capo Peloro dal sommergibile germanico U 52 e, nel tentativo di raggiungere l'opposta sponda calabrese, s'inabissò nelle acque antistanti Reggio Calabria. Le vittime del naufragio furono 890, nonostante i soccorsi prestati dalla generosità degli umili pescatori reggini.