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Il Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria possiede una delle più importanti collezioni archeologiche del mondo sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo. In esso, infatti, sono confluite alcune importanti raccolte (quali quella del Museo Civico di Reggio Calabria o le varie collezioni private come la Capialbi) cui si sono aggiunti, nel corso dei decenni, anche i ritrovamenti archeologici della Regione, la Calabria, che era stata il cuore pulsante della Magna Grecia. Nonostante la presenza di reperti dall'eccezionale valore storico e artistico, quali i pinakes di Locri, si deve notare come il punto di forza del Museo è costituito da una delle maggiori raccolte di originali greci di epoca classica, in bronzo e in marmo: il "kouros di Reggio", i "Bronzi da Riace", le teste ed i frammenti dal "Relitto di Porticello". Si tratta di un patrimonio di reperti di inestimabile valore che, nonostante i molti anni trascorsi dal recupero, appaiono poco produttivi sia sul versante degli studi specifici (fatta eccezione per i "Bronzi da Riace", dove il problema appare esattamente l'opposto, con troppe ricerche di eruditi non qualificati), sia per quanto attiene alla loro divulgazione.