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"Immergere temi di un contenuto sociale ed esistenziale quasi locale o persino anconetano in un dialetto scabro, asciutto, colloquiale e con una sua musicalità lenta, nella quale s'adagia un parlato che sembra rivolto ad un piccolo pubblico, è stata per Amalade' (Amala adesso), l'ultima raccolta di Fosco Giannini, una scelta felice, che ben contrasta il diffuso pregiudizio che fa ritenere ancora il dialetto lingua minore, secondaria e magari regressiva o più conservatrice rispetto alla lingua italiana nazionale. Tale opinione, legata alla visione gerarchica e progressista della cultura borghese nazionale, s'è da tempo dimostrata infondata... chiunque scorrerà questi versi... individuerà i temi portanti della raccolta e lo stile che dicono della qualità etica di questa poesia e del suo autore. Per me sono: l'attenzione al lavoro operaio, manuale, materiale; la solidarietà emotiva... verso le piccole epopee dei lavoratori sofferenti, distrutti dalla crisi della civiltà industriale e senza più ideali di riscatto, delle donne violentate, dei militanti politici sconfitti...". Prefazione di Ennio Abate.