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Due bimbe dietro ad un vetro sorridono al gocciolìo della pioggia. Un'autentica malinconia scivola in quel sorriso respingendo qualsiasi rassegnazione all'infelicità, Maria cerca la bellezza e non sente ragioni. Una fotografia, due, tre... infinite. Dietro i suoi scatti non troviamo solo lo sguardo di una donna ma, un'anima irrequieta e silenziosa che realizza un quadro di emozioni visivamente palpabili. La fotografia di Maria è una ricerca continua, un'immaginazione incessante anche nelle realtà più deboli dove forza e fragilità si contrappongono e si completano. Gioca e fugge dalla sua fotografia, è un amore viscerale che non ammette distrazioni, un legame sugellato da uno scambio di emozioni, da un mondo racchiuso in una cornice che precipitando si tuffa in mille scatti ancora da realizzare. In quest'amore le frontiere non esistono, nemmeno i confini della creatività, Maria smuove i fili di una solitudine che esiste per cogliere le sfumature, i suoni e, la poesia che i suoi occhi partoriscono in immagini. Prefazione di Bertelli Pino.