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Giulio ha diciassette anni ed è alle prese con la conoscenza di sé dibattendosi tra i tormenti dell'adolescenza. Sono le difficoltà dello studio, la complessa relazione con i coetanei, la paura di non piacere alle ragazze, le pasticche, i conflitti con la famiglia a portare il ragazzo sull'orlo di una forte crisi depressiva ed esistenziale. È così che Giulio intraprende un lungo viaggio interiore nel quale si mescolano emozioni e sentimenti che vengono rielaborati anche con l'aiuto di importanti stimoli esterni: le musiche dello zio Nicola, i film "La Famiglia" e "Matrix". la pittura di Munch, la relazione con Orsini, lo psicoterapeuta. È proprio Orsini che porta alla luce, fuori dalla caverna interiore, tutte le paure e i drammi infantili ed adolescenziali di Giulio, fornendogli cosi le armi per fare di sé un uomo.