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Firenze: un incontro inaspettato e riaffiora l'ombra di un dolore mai sopito, che sprofonda nel silenzio. Giulia con la sua fragilità, con la sua storia, imprigiona il cuore di Antonio, conficcandosi nella sua memoria come un chiodo acuminato. È un dolore dal quale non sa liberarsi, che viene tenacemente coltivato, e fa sì che il mistero della morte si confonda con quello della parola, riuscendo a penetrare nella più intima sofferenza e a sconfiggerlo. Si esprimono così, pienamente, quelli che sono gli elementi essenziali della crisi esistenziale dell'uomo moderno: la perdita di valori, il rimpianto per un passato trascolorato da un presente inafferrabile, l'indefinita attesa di qualcosa a venire, il vuoto lasciato da un dolore sordo e cupo, il silenzio.