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L'"Ippolito", uno dei capolavori di Euripide, premiato nel 428 a.C. alle Grandi Dionisie di Atene. Opera lacerante e complessa, l'"Ippolito" va oltre il dramma dell'amore incestuoso di Fedra per il figliastro, in una continua presa di coscienza dell'impotenza della fragilità umana di fronte alla travolgente quanto capricciosa volontà degli dei. E tocca momenti di intensa emozione nello sviluppo di diverse tematiche attualissime, a partire da quella dell'incomunicabilità (causata da un giuramento che impedisce a Ippolito di difendersi dalla calunnia subita) o della difficoltà di salvare la propria libertà interiore, anche a costo della vita.