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Ironico, caustico e provocatorio: così è Spike Lee, il regista classe 1957 autore di cult come "Fa' la cosa giusta", "Malcolm X" e "La 25a ora" (primo film girato a New York dopo l'11 settembre), che al botteghino alterna grandiosi flop e successi clamorosi. Così è il suo cinema, capace di guardare con distacco, ma mai con estraneità, alla complessa società americana, evidenziandone conflitti, contraddizioni e pregiudizi. Spike Lee. Orgoglio e pregiudizio nella società americana è la più completa monografia sul regista mai uscita in Italia, analisi dettagliata della sua intera produzione cinematografica, pubblicitaria e televisiva: dalle pietre miliari Lola Darling e Jungle Fever fino all'ultimo, acclamatissimo BlacKkKlansman (Gran Prix Speciale della Giuria a Cannes 2018 e Premio del Pubblico al Festival di Locarno 2018), passando per documentari e tv-movie, spot e videoclip. In ogni capitolo una riflessione sulle scottanti questioni razziali e di gender sollevate da Lee, per uno studio originale che si scosta dai giudizi affrettati di certa critica e restituisce una cinematografia i cui temi, in tempi di migranti e #MeToo, sono più che mai attuali.