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Una notte di dicembre del 1936, pochi mesi dopo l'inizio della guerra civile spagnola, José Robles Pazos venne rapito dai servizi segreti sovietici nella sua casa di Valencia, e sparì per sempre. Fervente repubblicano, "Pepe" Robles aveva tradotto in spagnolo "Manhattan Transfer", uno dei maggiori successi di John Dos Passos. Pepe e Dos si erano conosciuti nel 1916, a Madrid, e tra i due era nata una profonda amicizia. Dos Passos rimase costernato e incredulo dinnanzi alle voci che volevano Robles assassinato dai suoi stessi compagni e iniziò un'indagine serrata per scoprire la verità. Attraverso il racconto della vicenda di uno "sconfitto tra gli sconfitti", "Morte di un traduttore" illumina uno dei capitoli più oscuri della recente storia europea.