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«La poesia di Carlo Cantarella, nella limpidezza del suo dettato, rappresenta la gamma completa dei sentimenti di un uomo, di tutti gli uomini, che ancora sanno scrutare con sguardo puro la propria anima e le bellezze del creato. E che sanno ancora, in un'epoca in cui la poesia sembra condannata all'eclissi, intonare un canto alle meraviglie della natura e scandagliare nei recessi della propria anima col coraggio, sempre più raro, di chi sa sopportare il peso spesso crudele dell'esistenza [...]». (Alfredo Sgroi)