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La storia di questo romanzo si snoda a metà degli anni '70 ed ha per protagonista un giovane, Sergio Mondovì, che lascia Como per Palermo, dove frequenta l'ultimo anno di liceo classico. Quali motivi stanno dietro questa che appare come una vera fuga? E di un'altra fuga si parla nel libro, quella di un nobile, già proprietario di miniere di zolfo che, per tenere fede alla promessa fatta ad una persona amata, in punto di morte, abbandona il suo mondo di sregolatezze per riparare ai danni provocati da suo padre, e poi da lui stesso, a centinaia di operai, schiavi di un lavoro aberrante in un vortice di inaccettabile sfruttamento. Sergio Mondovì, nonostante la giovane età, è stato già provato da tristi vicende della vita ed è alla ricerca di una "normalità" che possa dare un senso motivante e serenità alla sua esistenza. Per dipanare l'ingarbugliata matassa del suo vivere il ragazzo si pone tante domande, a cui non sempre riesce a dare una risposta, in merito alla quale l'autore si augura che i lettori possano dargli una mano, certamente personale, per trovarla, bella o brutta che sia.