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La Sicilia di castelli ne vanta tanti, perché tanti sono stati i poteri che si sono succeduti nel corso dei secoli, e con essi le architetture che hanno lasciato testimonianza del loro passaggio. Tali fortificazioni restano tutt'oggi a testimonianza della perfetta integrazione tra architettura militare e territorio, essendone facilmente identificabili le peculiarità: paesaggio, memoria e reciproche interrelazioni. Esemplari al riguardo sono le parole pronunciate nel 1969 da P. Gazzola nel discorso inaugurale del convegno su "Le opere fortificate nel paesaggio e nel contesto urbano": "[...] Più di ogni altro monumento il castello si lega al suolo per il materiale di cui è costituito, e si incorpora al paesaggio, alla natura che lo circonda. [...] Sia che dovessero emergere dall'ambiente circostante, sia che dovessero mimetizzarsi in esso, costituiscono l'optimum della coincidenza tra l'opera dell'uomo e le caratteristiche dei luoghi, al punto da sembrare l'espressione concreta di forze congenite della natura". Riscoprire le architetture significa ritrovare il senso profondo della storia di cui sono testimoni, nell'ottica di identificarle e renderle riconosciute e riconoscibili.