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Il mondo di Mannella è il mondo del secondo dopoguerra. La sua poesia è lo specchio di un'epoca, testimonia di un mondo che potremmo dire scomparso, un mondo che, dopo il fervore della lotta partigiana e delle lotte sociali per la terra, arretrando, trovava il suo "equilibrio", per così dire, nella sottomissione (materiale e morale), nella rassegnazione. All'epoca della sottomissione sarebbe dovuta seguire l'epoca della "liberazione" ma così non fu. È seguita l'epoca dell'"anarchia", l'epoca in cui si è perduto il senso del limite e ognuno si arrangia come può. La poesia di Mannella ci trasmette l'atmosfera affettiva e culturale, diventata prevalente, della Sicilia dei primi trent'anni del secondo dopoguerra dove ai sogni di riscatto e di libertà subentrarono i sogni del benessere e delle comodità materiali.